immagine Le malattie intestinali del cane e del gatto: come riconoscerle

Le malattie intestinali del cane e del gatto: come riconoscerle

L’organismo dei nostri cani e dei nostri gatti è composto da una serie di organi, che sono le parti del corpo che assolvono a specifiche funzioni.

Non tutti sono uguali: ce ne sono alcuni che, per la loro funzione molto precisa, sono molto protetti e difficilmente si ammalano, come il cervello o il cuore; ce ne sono altri, invece, che hanno continuamente a che fare con sostanze dannose o di scarto e per cui le problematiche, seppur poco gravi, sono all’ordine del giorno.

Tra questi organi troviamo sicuramente l’intestino: chi di voi ha un cane o un gatto che non ha avuto nemmeno un episodio di diarrea nella sua vita?

La diarrea è infatti il sintomo più comune quando ci sono problemi all’intestino, e sebbene alcune volte dipenda da semplici errori di alimentazione che si risolvono da soli, in altri casi le cause di questi problemi possono essere molto, molto più gravi. Cerchiamo di capire come è fatto l’intestino e da cosa possono provenire i problemi.

I problemi intestinali

L’intestino è un lungo tubo che inizia dallo stomaco e termina con l’apertura anale, tramite la quale il materiale che non è stato digerito fuoriesce all’esterno dell’organismo.

Il suo scopo è sia quello di digerire le sostanze nutritive, sia quello di assorbirle e fare in modo che entrino nel sangue così da poter fornire energia ai vari organi.

Si divide in due grandi sezioni: l’intestino tenue, molto lungo e sottile, e l’intestino crasso, più corto ma più largo. Nei cani e nei gatti non ha grandi funzioni perché questi animali mangiano essenzialmente carne, mentre negli erbivori (dove è molto più sviluppato) come i cavalli serve a digerire le fibre che assumono mangiando l’erba.

I problemi dell’intestino dipendono essenzialmente da ciò che è stato ingerito: con il cibo, il nostro cane o il nostro gatto potrebbe mangiare alimenti avariati, qualcosa di non digeribile (della sabbia) o ancora alimenti contenenti dei parassiti o dei batteri pericolosi.

Le sostanze che non sono digeribili, proprio perché non vengono decomposte, creano essenzialmente un’irritazione sulla parete dell’intestino, graffiandola. I parassiti, i batteri ed i virus patogeni, invece, danneggiano direttamente la parete dell’intestino dall’interno perché cercano di oltrepassarla.

Il meccanismo di difesa principale dell’intestino quando capisce che c’è qualcosa che non va è quello di cercare di far transitare verso l’ano, quindi di “buttar fuori”, ciò che è dannoso, e lo fa assorbendo meno acqua del normale. In questo modo le feci rimarranno più liquide ed usciranno meglio. È così che abbiamo la diarrea.

La diarrea: cosa fare se si presenta

Naturalmente la diarrea non è solo dovuta a questo meccanismo di difesa intestinale, ma in molti casi è la combinazione di questo e dell’azione diretta del microrganismo o della sostanza che causa il problema. Alcuni parassiti, ad esempio, danneggiano (o, meglio, mangiano) la parete dell’intestino e fanno fuoriuscire acqua, aggravando il problema.

In generale, sta a noi proprietari fare il primo passo quando il nostro animale presenta episodi di diarrea: dobbiamo infatti osservare il comportamento dell’animale, e per prima cosa vedere quanto a lungo sta durando il sintomo.

Se dura un paio di giorni e poi non si manifesta più, probabilmente la causa era che il cane o il gatto aveva mangiato qualcosa di poco digeribile (come il latte); se perdura per più giorni, potrebbe essere causata da una malattia batterica o virale, e c’è necessità di fare una visita veterinaria che aiuti a capire di che si tratta prima che la situazione degeneri.

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Nelle feci possiamo poi vedere del sangue. Una sola goccia è normale, mentre quantità maggiori e, soprattutto, ripetute, indicano la presenza di un problema; potrebbero essere presenti, ad esempio, dei parassiti intestinali.

A questo proposito, se sono veramente tanti alcuni muoiono (quando sono pochi cercano di non essere buttati fuori con le feci) e si trovano nella cacca. Si vedono, sono bianchi e in certi casi si muovono. Trovarceli significa che è in corso un’infestazione massiva, quindi dobbiamo rivolgerci ad un veterinario quanto prima.

Un altro caso di diarrea possono essere le allergie alimentari: se il sintomo dura da molto tempo ma il cane o il gatto non sta particolarmente male (a vederlo) probabilmente ha questo tipo di problema, è allergico ad un alimento che gli causa una reazione e dobbiamo capire qual è per eliminarlo dalla sua dieta, con l’aiuto del veterinario.

Infine è importante valutare anche la situazione esattamente opposta a quella della diarrea: l’assenza di defecazione. Se l’animale mangia normalmente, deve pur espellere ciò che non viene digerito. Se notiamo che, dalle 2 defecazioni normali al giorno, queste si riducono ad una o addirittura a una ogni due-tre giorni, e magari le feci sono poche, potrebbero essere presenti problemi di scarso movimento intestinale o, ancora peggio, di qualcosa che ostacola il passaggio delle feci: entrambi i casi non sono da sottovalutare e, anzi, bisogna agire per fare in modo che il veterinario si renda conto di qual è il problema e lo risolva quanto prima, spesso con necessità di un intervento chirurgico.

Categoria principale: Salute Prevenzione e cura