immagine Il megaesofago nel cane e nel gatto, che cos'è e qual è la terapia

Il megaesofago nel cane e nel gatto, che cos'è e qual è la terapia

In questa pagina parliamo di una malattia, il Megaesofago, che colpisce generalmente i cani e di età diverse. Può comparire subito alla nascita ma anche dopo molti anni di vita dell'animale, e in certi casi si vede solo dopo un po' di tempo, quando le sue conseguenze possono essere diventate gravi.

È quindi molto importante saperne riconoscere i sintomi quanto prima, così da poter consultare un veterinario sulla terapia corretta da seguire, tanto più difficoltosa quanto il megaesofago permane.

Che cos'è

L'esofago, che i cani hanno esattamente come noi, è il tubo che parte dalla faringe (la "gola") e raggiunge lo stomaco. La sua funzione è quella di veicolare il cibo ingerito tramite la bocca verso lo stomaco, dove verrà digerito prima di transitare nell'intestino.

L'esofago è un tubo molto stretto, quando è vuoto (cioè quando non passa il cibo) ha un diametro di circa 1 cm in un cane. È costituito soprattutto da muscoli, che veicolano il cibo "giù per il tubo" impedendo che ci rimanga dentro. Se questo meccanismo non funziona abbiamo il megaesofago.

Le cause possono essere varie.

La persistenza dell'arco aortico destro è una situazione in cui un vaso sanguigno messo a cavallo dell'esofago, utile nella vita fetale (il feto non mangia) non si atrofizza, diventando un legamento e poi spezzandosi come avverrebbe a cose normali. Rimane un vaso sanguigno con tanto di sangue dentro, e "strozza" l'esofago impedendo il passaggio del cibo: così la parte che si trova sopra allo "strozzamento" si dilata in maniera abnorme e il cibo ristagna in questa cavità e si putrefà, risultando pericoloso.

Questa causa si presenta in circa il 10% dei casi e riguardando un vaso sanguigno fetale colpisce solamente i cuccioli. Ce ne rendiamo conto quando smettono di prendere il latte (che essendo liquido riesce a passare) ed iniziano a mangiare gli alimenti solidi.

Il megaesofago idiopatico acquisito è una situazione molto simile che colpisce generalmente i cani adulti, sono più colpiti quelli di grossa taglia. Costituisce il 75% dei casi di megaesofago.

"Idiopatico" significa "di cui non si conosce la causa": in pratica non si sa perché, ma ad una certa età si presentano dei difetti di innervazione dell'esofago che non risponde più al controllo del cervello. Di conseguenza i muscoli dell'esofago che spingono il cibo verso lo stomaco non funzionano, e il cibo non stimola l'apertura del cardias (la "bocca dello stomaco") e rimane in esofago. Qui si accumula e comincia a putrefarsi, anche in questo caso.

Il terzo caso è quello in cui è presenta una patologia nervosa (come il cimurro) o altri tipi di malattie che danno problemi ai muscoli, che portano a difetti nel funzionamento dell'esofago, e il risultato è proprio il megaesofago. La risoluzione in questi casi si ha curando la malattia causante, ovviamente se è possibile curarla.

Il megaesofago è pericoloso non solo perché l'animale rimane denutrito visto che il cibo non passa, ma anche perché in certi casi il cibo che "ristagna" potrebbe tornare verso la bocca e finire nei polmoni, dove essendo putrescente può portare a morte in pochissimi giorni a causa della grande infezione che crea.

I sintomi del megaesofago

Il sintomo più comune è il rigurgito, che può avvenire subito dopo il pasto o a distanza di qualche ora.

È importante distinguere tra il vomito e il rigurgito: il vomito, l'espulsione dalla bocca di materiale digerito, è preceduto dai conati ed è generalmente una sostanza "sfatta", liquida; il rigurgito è invece materiale non digerito, che viene in pratica "sputato" e, saliva a parte, è molto simile al cibo che era stato messo nella ciotola del cane. Se erano croccantini li vedremo ancora, un po' sfatti ma saremo in grado di riconoscerli.

Episodi di questo genere che si ripetono nel corso dei giorni oltre al fatto che il cane dimagrisce ed è abbattuto (perché, di fatto, non mangia da diversi giorni) devono essere campanelli d'allarme che ci fanno pensare al problema e portare il cane dal veterinario.

La diagnosi poi è semplice, viene fatto ingerire al cane un "pasto opaco" (che si vede nelle radiografie) e viene effettuata la radiografia dopo qualche minuto: se il cibo opaco è sempre in esofago e non procede la diagnosi è quella.

Il trattamento e la prognosi

Il trattamento è principalmente chirurgico, anche se può non essercene bisogno quando la causa è una malattia che ha come conseguenza il megaesofago. Il veterinario farà analisi approfondite e capirà qual è il modo migliore per risolvere il problema, con i farmaci o con un intervento chirurgico.

Se il problema è la persistenza dell'arco aortico la chirurgia è necessaria perché deve essere tolto, e il cucciolo può morire se i problemi al cuore derivanti dal vaso supplementare sono troppo gravi o può riprendersi completamente se non ci saranno conseguenze, visto che l'esofago sarà tornato a funzionare.

Nel cane adulto di solito si ancora la bocca dello stomaco al principale muscolo respiratorio, il diaframma: in questo modo con ogni respiro lo stomaco si aprirà e il cibo ci finirà dentro.

Saranno necessarie alcune accortezze, come fornire il cibo al cane non per terra (con l'esofago in verticale la forza di gravità aiuta il cibo a scendere) ma, con un po' di pazienza, nonostante la malattia non possa guarire, il nostro amico potrà avere una vita dignitosa per molti anni a venire.   

megaesofago2