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Dimmi che zampa usi e ti dirò chi sei: anche gli animali possono essere mancini

Ma quanti sono gli aspetti che fanno parte della nostra vita quotidiana che non ci aspetteremmo mai di dover applicare anche agli animali? Uno di questi riguarda la notizia che anche il cane, il gatto e molti animali possono essere destri o mancini. E non è tutto. Sembrerebbe, infatti, che questo fattore possa essere in grado di influenzare anche il carattere dei nostri amici a quattro zampe.

Sono molte le ricerche che hanno reso possibile giungere a questa affermazione. I primi dati sono stati ricavati da un’attenta osservazione sui polli negli anni ’70 dalla ricercatrice australiana Lesley Rogers.

gatto gioca zampa destra sinistraSolo diversi anni dopo le ricerche sono state estese proprio nell’ambito degli animali domestici, a partire dallo studio del 1991 presso l’Università Ataturk in Turchia su cani e gatti, fino all’esperimento condotto solo sui cani nel 2006 presso l’Università di Manchester.

In entrambi i casi è stato accertato senza ombra di dubbio che anche per i nostri animali vale la regola della cosiddetta “lateralizzazione”. In sostanza, il nostro cervello e anche quello degli animali è suddiviso a metà, formando due emisferi, il destro e il sinistro. Ogni metà controlla i movimenti e le percezioni della metà opposta del corpo. Quindi l’emisfero destro regolerà tutto ciò che riguarda la parte sinistra del corpo, e viceversa.

La lateralizzazione non è altro che lo sviluppo predominante di un emisfero rispetto all’altro. La metà di cervello più sviluppata garantisce un uso maggiore del lato destro o sinistro del corpo la mano, l’occhio, l’orecchio o il piede. Non sempre, però, questa distinzione è così categorica. Ci sono infatti alcune persone che riescono ad utilizzare soprattutto l’occhio destro, ma scrivono con la mano sinistra, per fare un esempio.

In base a questo fenomeno, possiamo quindi riconoscere la presenza di persone mancine, destre o ambidestre. La stessa cosa si verifica anche per i nostri amici a quattro zampe.

In particolare, sembra che i cani e i gatti utilizzino maggiormente soprattutto una delle due zampe, aspetto che si può verificare osservandoli mentre cercano di catturare un giocattolo penzolante. Ma non è tutto. Infatti il discorso si può estendere anche a molti altri movimenti volontari, come lo scodinzolio, oggetto di numerose ricerche.

A questo proposito, inoltre, secondo uno studio del 2007 condotto dai docenti dell’Università di Trieste e dell’Università di Bari, la direzione della coda potrebbe fornirci importanti indicazioni anche sullo stato d’animo dei nostri animali.cane coda a destra

Durante l’esperimento, ai cani è stata mostrato prima il proprietario, successivamente un estraneo e infine un cane minaccioso. Nel primo caso l’animale scodinzolava intensamente verso destra, così come nel secondo caso, seppur con meno convinzione, mentre nell’ultimo incontro la coda veniva agitata con forza verso sinistra.

La spiegazione di questo atteggiamento potrebbe essere legata al fatto che probabilmente nell’emisfero destro, che regola i movimenti della metà sinistra del corpo, predominano le emozioni e non la razionalità.

Un’ulteriore conferma a questa ipotesi sembra provenire da uno studio dell’Università di Adelaide, in Australia. I ricercatori australiani sono riusciti a dimostrare che i cani tendenzialmente aggressivi sono soprattutto mancini, mentre quelli più “docili” sarebbero destri o ambidestri.

Secondo un altro studio irlandese, invece, la lateralizzazione potrebbe essere legata al sesso dell’animale, ed in particolare ai livelli di testosterone. Diversi gatti sono stati sottoposti ad azioni più complesse. È stato quindi dimostrato che durante queste attività i maschi utilizzavano soprattutto la zampa sinistra, mentre le femmine quella destra. Tutto ciò non si sarebbe invece verificato durante azioni più semplici.

Quindi per ottenere la chiave dei pensieri dei nostri animali, non ci resta che osservare attentamente quale lato del corpo utilizzano di più.

Fonte: http://www.focus.it/cultura/cani-destri-gatti-mancini-e-assassini-sinistri-23477-41323